Catturare l'intensità espressiva nelle fotografie di teatro

Il teatro è capacità d'espressione, nel volto, nel corpo e in rapporto alla sua posizione nello spazio, nella voce e nei silenzi. Esiste un culmine nell'espressione?

modulare l'intensità delle espressioni in teatro

Si esiste quel culmine, ma sarebbe meglio parlare di «culmini» e la missione della fotografia di teatro è quella di dargli la caccia, senza tregua.

Se il volto è lo specchio dell'anima, in teatro esso si trasforma in un grosso televisore…
No, tranne che in rarissimi casi non nel senso figurato, intendiamo dire che le espressioni facciali dell'attore vengono amplificate, come attraverso un megafono: sono esse le informazioni che suggestionano per prime e con più potenza, l'animo dello spettatore.

Il mio impegno a teatro è nel catturare al loro apice le intensità dell'Espressione evidenziandone al contempo ogni possibile sfumatura.

Una delle abilità più importanti nella fotografia di teatro è quella di riuscire a catturare l'intensità espressiva del volto, in quei spesso brevi istanti in cui ne percepiamo il culmine.

Esattamente ciò che diceva Henri Cartier-Bresson quando parlava di cogliere l'"attimo decisivo", soltanto che, di attimi decisivi in teatro c'è ne sono spesso a centinaia. L'attenzione del fotografo deve essere sempre massima, spesso coadiuvata dalle "migliaia" di appunti "visual-mentali" che un bravo professionista impara a tenere a mente, durante le ore e ore di prove.

appunti visuali delle intensità espressive a teatro

Come già visto in un altro articolo, noi fotografi dobbiamo "metabolizzare" nel vero senso del termine l'opera teatrale: i significati, i messaggi, i passaggi sottolineati dal regista e, più importante di tutto, imparare a conoscere il modo di recitare degli attori, le loro pause, la velocità in cui raggiungono l'apice dell'espressione, quanto tempo la mantengono.

Ogni attore ha i suoi piccoli e subdoli trucchetti per tentare di rovinare il lavoro del fotografo, dobbiamo impararli e tenerli sempre ben presenti, pena molti scatti buttati ma, sopratutto, la frustrazione nel sapere di non esser riuscito ad immortalare, quella splendida ed in un certo modo "irripetibile" espressione del volto.



Le intensità espressive: come realizzare fotografie in grado di evidenziare ogni possibile sfumatura del volto?

Il linguaggio del corpo in teatro è molto importante, ma l'attenzione dello spettatore per il 70% del tempo è concentrata sui volti degli attori. Le espressioni e le sfumature che la nostra faccia è in grado di assumere sono moltissime, ognuno di noi ha la propria fantastica modalità di raffigurarle ma...

Ma.
Il mondo dell'espressività del volto umano è ricco e complesso (ma) tutte le emozioni sono riconducibili ad un elenco - fisso - di quelle considerate come principali.
Ricordiamoci alcune considerazioni molto importanti in merito all'espressività del volto umano:

  • Il nostro corpo (e il volto) sono in grado di comunicare spontaneamente anche se noi non vorremmo, la bravura dell'attore sta anche nel mascherare sapientemente ciò che non vuole essere espresso;
  • Le Emozioni fondamentali: se ci ritrovassimo in una riunione di magnati della finanza, oppure intenti a cercare di dialogare con la tribù più sperduta dell'Amazzonia, il linguaggio delle emozioni di base sarebbe comunque lo stesso. Questo è scientificamente appurato, solo alcune sfumature dipenderebbero dalle differenze socio-culturali. Non ne siete sicuri? A ricordarvelo qualcosa che usiamo molte volte al giorno: le emoji e gli emoticon, le espressioni fondamentali sono stilizzate, altrimenti passeremmo tutta la giornata a cercare la faccina che più ci rappresenta;
  • La capacità d'Interpretare la reazione alla situazione specifica: l'attore di teatro non è soltanto in grado d'interpretare l'emozione del momento, egli è inoltre capace di simularne la presumibile reazione, attraverso i canoni imposti da ciò che si è stabilito dover essere il carattere del personaggio.

Le emozioni fondamentali dell'uomo sono globalmente valide

Come possiamo catturare in fotografia le intensità espressive del volto?

Studiando attentamente le modalità di esprimersi e i tempi d'espressione degli attori, il loro personale modo di comunicare.

Scrutare i loro movimenti sul palcoscenico: realizzare una mappa mentale dei movimenti che essi dovranno effettuare per tutto lo spettacolo, in modo che il fotografo possa anticiparli e farsi trovare sempre con l'obiettivo volto verso lo spazio scenico esatto, con la giusta inquadratura già selezionata e le impostazioni fotografiche già preimpostate.

Gli attori utilizzano spesso il perdurare della loro posa, come una sorta d'"accento" posto per enfatizzare la loro espressione. Lo spettatore in teatro percepisce dal vivo quanto tempo dura quell'espressione, come possiamo però far trasparire questa "sospensione" attraverso una fotografia, che è il congelamento di un unico attimo?

Laddove il concetto espresso dalla teatralità non possa essere direttamente fotografato, per trasmetterne il messaggio possiamo utilizzare gli artifizi del "linguaggio fotografico":

fotografie espressive in teatro

Le lunghezze delle espressioni teatrali possono trasparire fotograficamente attraverso - ad esempio – il taglio dell'inquadratura, le decisioni del fotografo in merito alle "arie" lasciate tra la figura umana e i bordi della inquadratura stessa, infine, anche attraverso la scelta dell'intensità luminosa decisa per quel particolare scatto.

Riguardo alla tensione dei muscoli facciali, fotograficamente possono essere enfatizzati o attenuati secondo ciò che dalla scena vogliamo far trasparire. Utilizzeremo per esaltarne la tensione un'inquadratura che enfatizzi il controluce, con delle ombre molto nette, in modo da esaltare la drammaticità. Per attenuare la tensione facciale cercheremo, invece, di rendere in volto una luce più "piatta" meno contrastata.

Imparare a misurare e a trasporre sulla carta fotografica le intensità espressive degli attori è un compito non facile, ma quando il fotografo è in grado di eseguire questa magia, tutto il corpus dello spettacolo ne riceve un dono speciale, come altrettanto speciale è il dono che gli spettatori ricevono loro stessi dal teatro.

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